Garante Privacy e attività ispettiva 2021: tra gennaio e giugno nel mirino i dati biometrici, videosorveglianza, food delivery e data breach

Il Garante Privacy ha definito il perimetro dell’attività ispettiva programmata per i primi sei mesi del 2021. Si tratta di n. 50 accertamenti che saranno condotti anche mediante delega alla Guardia di Finanza e che si concentreranno sulla verifica del rispetto della normativa privacy vigente relativa ai seguenti profili di interesse generale:

  1. trattamenti di dati biometrici per il riconoscimento facciale anche mediante sistemi di videosorveglianza;
  2. trattamenti di dati personali nel settore della c.d. “videosorveglianza domestica” e nel settore dei sistemi audio/video applicati ai giochi (c.d. giocattoli connessi);
  3. trattamenti di dati personali effettuati da "data broker”;
  4. trattamenti di dati personali effettuati dalle società che operano nel settore denominato “Food Delivery”;
  5. data breach.

Da tale elenco emergono due grandi novità: quest’anno, infatti, il Garante Privacy estenderà le proprie verifiche anche ai trattamenti di dati biometrici, nonché a quelli effettuati mediante sistemi di videosorveglianza. Due settori disciplinati non solo dal GDPR e dal Codice Privacy bensì anche da diverse linee guida ed altre norme di legge, oltre che da numerosa giurisprudenza.

Si pensi, solo per fare degli esempi, alle Linee Guida del Garante Privacy in materia di riconoscimento biometrico e firma grafometrica del 2014, al rinnovato art. 4 della L. 300/1970 e alla Circolare n. 5/2018 dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, al Provvedimento del Garante Privacy in materia di videosorveglianza del 2010 ed alle recenti FAQ sulla videosorveglianza del 5 dicembre 2020, alla giurisprudenza nazionale e comunitaria in tema di controllo dei lavoratori e controlli cd. “difensivi”, al Parere n. 2/2017 dell’ex Gruppo di lavoro ex art. 29 (“Opinion 2/2017 on data processing at work”) nonché alle Linee Guida n. 3/2019 del Comitato Europeo (EDPB) sul trattamento dei dati attraverso dispositivi video.

Quanto appena detto induce a riflettere in merito alla corretta e non agevole operazione di individuazione degli adempimenti privacy cui sono chiamati i titolari e i responsabili del trattamento – i.e. gli operatori economici; infatti, soprattutto prima di intraprendere un’attività di trattamento di dati personali biometrici o mediante sistemi di videosorveglianza è necessario chiarire le circostanze del caso concreto (individuando le finalità del trattamento, le misure di sicurezza da adottare, il coinvolgimento di eventuali terzi provider, ecc.) al fine di poter predisporre correttamente la documentazione privacy  prevista dalle molteplici norme in materia (possibilmente con l’ausilio di professionisti specializzati).

Sarà quindi interessante analizzare gli esiti dell’attività ispettiva del Garante al fine di comprendere quale sarà, a distanza di tre anni dall’entrata in vigore del GDPR, il livello di compliance ritenuto “accettabile” dall’Autorità e quale sia quello realmente raggiunto dalle imprese che operano nel nostro Paese e che hanno a che fare con il trattamento di categorie particolari di dati personali e con sistemi di videosorveglianza.

Va da sé che gli adempimenti privacy in materia di trattamento di dati biometrici o mediante sistemi di videosorveglianza si sommano a quelli generalmente previsti per il trattamento dei dati personali; pertanto, al fine di raggiungere una piena compliance alla normativa privacy vigente occorre non solo regolamentare i particolari settori della propria attività di business (quali, ad esempio, la videosorveglianza o la biometria) bensì adottare (o meglio, aver già adottato) una solida struttura privacy interna che sia in grado di dimostrare alle autorità, in caso di eventuali ispezioni, che i trattamenti di dati personali effettuati rispettano pienamente quanto previsto dalla legge.

Proprio con particolare riferimento alla videosorveglianza, ricordiamo che il nostro Studio ha elaborato e pubblicato sul proprio sito web un rapido ed utile Vademecum per l’installazione di impianti videosorveglianza, aggiornato alle più recenti novità normative italiane ed europee. È possibile consultare il Vademecum qui.