Ti sei mai chiesto se il trattamento di dati personali di cittadini extracomunitari effettuato dalle rappresentanze straniere con sede in Italia rientri o meno nell’ambito di applicazione del GDPR?

Se vuoi saperne di più su questo originale argomento, puoi leggere l’articolo “Dati personali senza “passaporto” Ue, GDPR alla sfida diplomatica” di Nicolò Rappa pubblicato su Agendadigitale.eu.

Nell’articolo troverai non solo una risposta al quesito bensì anche un’analisi dettagliata ed esempi pratici dei criteri da adottare ai fini dell’individuazione dell’ambito di applicazione territoriale del GDPR.

Il quesito oggetto del presente contributo introduce un tema poco dibattuto ma, di certo, di grande importanza se solo si pensa alla enorme quantità di dati personali che le rappresentanze diplomatico-consolari straniere con sede in Italia trattano ogni giorno nell’esercizio delle loro funzioni. Come noto, tali rappresentanze non solo costituiscono un punto di riferimento per i cittadini extracomunitari che vivono in Italia ma forniscono altresì una moltitudine di servizi utili per la loro corretta integrazione nel nostro paese e per mantenere i rapporti tra lo Stato cui tali cittadini appartengono e l’Italia (…).


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